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BUON ANNO!

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Cominciamo subito con il dire che non è affatto vero che se si fanno vacanze molto lunghe poi è più facile riprendere!

P1060866Io ho cominciato il mio lungo periodo di vacanza lo scorso 30 luglio e ne sto consumando, scrivendo questo post, gli ultimi scampoli: quindi domani riprendo dopo la bellezza di 33 giorni lontano dallo Studio (lasciamo perdere le rotture di maroni risolte via mail durante la prima settimana prima che staccassimo server e posta elettronica e ci isolassimo veramente dai clienti) eppure non sono pronto e non ne ho affatto voglia… avrei volentieri fatto altri giorni di vacanza!

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Forse è il ricordo ancora fresco di come sono arrivato lo scorso luglio stressato dal punto di vista fisico e mentale, forse è il timore di andare incontro ad un altro anno complicato e faticoso come quello che ci siamo lasciati alle spalle, di certo è che il fatto di aver trascorso vacanze tanto belle e varie ha contribuito molto ad allontanare il piacere del ritorno al lavoro e a far desiderare ancora giorni decisamente spensierati.

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Una settimana al mare, il bellissimo mare della Liguria, con la famiglia al completo (è la prima volta da quando abbiamo cominciato tre anni fa ad andare nel “nostro” bellissimo B&B che riusciamo a starci tutti e tre assieme!); una settimana a Monaco di Baviera per riprendere il gusto di viaggiare e scoprire posti nuovi, abbandonato alla nascita di Patitù ancora tutti e tre assieme; e poi, solo con la mia Patitù, mentre la Leonessa riprendeva a lavorare, 12 bellissimi giorni in Val di Sole, illuminati da un meteo strepitoso, soprattutto la seconda settimana, e dalla compagnia di amici con i quali abbiamo scommesso per la prima volta un così lungo periodo di convivenza e rivelatisi davvero gradevolissimi: tanta bellezza e tanta varietà mi hanno riempito il cuore e a questo punto speriamo siano sufficienti a mantenere il sorriso per tante tante settimane…

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Buon inizio anno a tutti, dunque, quello vero, non quello del calendario!

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ADDIO MONTI

Dopo tre anni è arrivato il momento di “restituire” l’appartamento in Val di Fiemme di cui abbiamo potuto usufruire a condizioni ultra favorevoli grazie alla gentilezza del socio anziano dello Studio che ce lo ha messo a disposizione senza farcene pagare l’affitto. L’accordo era triennale e ora ha deciso di metterlo in vendita e quindi in occasione del Ponte dell’Immacolata io e Patitù saliremo a liberarlo di tutte le nostre cose e poi riconsegneremo le chiavi.

Abbiamo avuto e goduto di una grande opportunità e abbiamo cercato di sfruttarla al meglio compatibilmente con quello che il lavoro, gli impegni, e la distanza ci hanno consentito (molto meno di quello che si sarebbe potuto auspicare), ma il vero problema è che in questi tre anni noi ci siamo innamorati di quelle montagne, di quei boschi, di quelle cittadine (Cavalese, Tesero, Panchià, Ziano, Predazzo, una più carina dell’altra…) e sicuramente da quelle parti ci torneremo ancora a lungo per il semplice fatto che quello che abbiamo visto è solo una piccolissima parte di quello che c’è da vedere.

Patitù sulle nevi di quelle montagne ha imparato a sciare e tutti e tre abbiamo cominciato a imparare a studiare e capire gli avvenimenti della Grande Guerra che proprio in quei posti è stata combattuta primariamente.

C’i sono tanti piccoli pezzettini dei nostri cuori sparsi qua e là ma come dice saggiamente la mia Leonessa bisogna anche essere capaci di staccarsi dalle cose e così faremo anche stavolta, un pezzettino alla volta

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L’EMOZIONE NON HA VOCE

IN CIMA AL PORDOI – QUANDO LE PAROLE NON SERVONO

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IN CIMA AL MONDO

E visto che oggi sono 49 e che purtroppo ho dovuto festeggiarli lontano dalla mia Leonessa (anche se in compagnia della mia splendida Patitù) mi sono voluto regalare qualche minuto in cima al mondo, sebbene questo abbia voluto dire fare più di un’ora e mezza di macchina in coda per attraversare la Val di Fassa.

Infatti, oggi, a distanza da 11 anni da quel Luglio del 2004, quando freschi sposi io e la Leonessa abbiamo trascorso una settimana di vacanza bellissima a Malga Ciapela, con Patitù sono ritornato alla Malga, percorrendo prima i bellissimi Serrai di Sottoguda

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e, una volta risaliti alla Malga, prendendo la funivia che, in tre tratte ci ha portati fino ai 3,265 metri della terrazza in cima alla Marmolada.P1050578 P1050550

Uno spettacolo straordinario a 360 gradi sulle Dolomiti, Patitù che camminando sul ghiacciaio prende in mano la neve, scoprire che anche in questa torrida estate esistono posti dove serve la felpa e dove le mani dopo un po’ diventano freddissime.

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Unico difetto: c’era tanta gente da sembrare di essere in Piazza del Duomo a Milano in una domenica di dicembre!!!

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PASSEGGIANDO IN MONTAGNA

Ieri e oggi io e Patitù abbiamo fatto due passeggiate molto diverse ma entrambe alla fine molto interessanti seppure per aspetti diversi.

Ieri ci siamo inerpicati su per il Corno Nero dopo che l’anno scorso avevamo affrontato il Corno Bianco (la Leonessa con la stampella!), passeggiata molto faticosa sia in salita che in discesa e tutto sommato (forse anche a causa del fatto che quest’anno il gran caldo provoca spesso foschia) nemmeno così panoramica e interessante una volta arrivati in cima (esattamente l’opposto del Corno Bianco, nonostante l’anno scorso le nuvole basse impedissero gran parte della vista)

La sorpresa inaspettata e indesiderata a metà della discesa ha un po’ scombussolato la giornata, soprattutto a Patitù che, trovandosi davanti, se l’è trovata a tu per tu e ha avuto una vera e propria crisi di panico, piangendo, tremando tutta e non volendo più andare ne avanti ne indietro. Alla fine ho dovuto urlarle in faccia e trattarla un po’ in malo modo per farla reagire e in qualche modo siamo riusciti a tornare alla macchina al parcheggio.

Certo l’esperienza non è delle più simpatiche e anch’io non sono più stato molto tranquillo finché non siamo arrivati alla macchina, però resta in Patitù un atteggiamento di eccessiva paura e insicurezza verso troppi aspetti della vita e della quotidianità che non vanno bene: in tal senso spero davvero che l’esperienza del nuoto preagonistico possa darle qualche strumento importante e soprattutto aumentare quella sicurezza in se stessa e quell’autostima che le fanno ancora un po’ difetto.

Oggi passeggiata decisamente più tranquilla, breve e quasi esclusivamente in piano fino all’arrivo a un rifugio circondato da un immenso prato dove abbiamo consumato il nostro pic nic a base di panini e mele; sulla via del ritorno l’incontro oggi è stato decisamente più indolore rispetto a ieri e abbiamo avuto anche tempo e modo di immortalarlo…

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Passeggiando e guardandomi attorno in questi due giorni, cominciando a rilassarmi e a liberare la mente da tanti pensieri, ho avuto modo di riflettere su alcune osservazioni di vario tipo che elenco qua in ordine sparso come mi vengono e senza alcuna pretesa di nessun genere.

  1. non è vero che la montagna non è fatta per i giovani: ho visto tante di quelle coppie di giovani fidanzati o sposi da rimanerne veramente sorpreso
  2. è bellissimo vedere tanti bambini, tantissimi davvero! Magari piangono, urlano e tu che sei in cerca di pace e relax (ma allora non venire in montagna in pieno agosto!) li strozzeresti, ma non ho potuto fare a meno di ammirare bambini di sei anni e anche meno camminare fino al raggiungimento della meta imperterriti come se nulla fosse.
  3. la maleducazione, figlia dell’ignoranza, non ha confini e chi lascia in giro carte, lattine, bottigliette e altri rifiuti di vario genere per boschi e sentieri è ingiustificabile e imperdonabile.
  4. anche in montagna la gente continua a fumare (soprattutto i giovani… ma perché?). Ora, io so di essere eccessivamente intransigente nei confronti del fumo e di chi fuma, ma vedere ragazzi con la sigaretta accesa mentre faticano su per un’erta difficoltosa,  per me è veramente qualcosa di inconcepibile.
  5. passeggiando bisogna che la vista sia il senso sempre da utilizzare al massimo delle sue facoltà, per tanti motivi, dal prevenire pericoli (la vipera di ieri) al sapere sempre dove appoggiare i piedi, per non lasciarsi sfuggire almeno alcune delle innumerevoli bellezze con cui la Natura è ancora in grado di sorprenderci (soprattutto per noi che viviamo in grandi città come Milano), fiori, funghi, e animali di ogni genere, dal piccolo millepiedi ai grandi cavalli e buoi, dalle coloratissime farfalle al bitorzoluto rospo mimetizzato tra erba e foglie… per non parlare dello splendido scenario delle Dolomiti che ovunque ti volti sono sempre e solo spettacolo!
  6. lontani da televisori e altri ammenicoli elettronici, anche i bambini ritornano un po’ più bambini, dando libero sfogo a quel po’ di fantasia che ancora gli è rimasta… Oggi Patitù, mentre leggevo il giornale disteso nel prato, a un certo punto per combattere un po’ di noia (che sia la benvenuta nella vita ultra programmata e iperattiva dei nostri figli) a un certo punto ha scoperto che con il cappellino sul volto poteva fare in controsole le ombre cinesi con le mani… è andata avanti quasi mezz’ora con questo gioco!
  7. E’ bellissimo avere giornate intere da trascorrere in compagnia di Patitù per recuperare il tanto troppo tempo che nei restanti 11 mesi dell’anno perdiamo a volte anche malamente!

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COME DI INCANTO

Auguri di un 2015 incantevole come queste immagini

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VAL DI FIEMME

Da quando un paio di anni fa abbiamo avuto la fortuna di avere a disposizione l’appartamentino in Val di Fiemme, la montagna è diventata nostra meta privilegiata e desiderio continuo quando il lavoro diventa “troppo”, il grigio di Milano incombente, lo stress del quotidiano insopportabile.

La Val di Fiemme, in particolare, è un posto davvero meraviglioso, in una posizione ideale con tante cose da scoprire, gustare, amare.

Ricordo questa estate durante la salita al “Cristo Pensante“, la sensazione, da una parte, di avvicinarmi veramente a qualcosa di sacro, che veramente Dio abitasse lì da qualche parte, dove la Terra si avvicina grandiosamente al cielo, e dall’altra parte quell’incredibile spettacolo che si apre un pochino di più ogni passo che si fa, ogni passo che ti porta un po’ più in alto aprendo lo sguardo su bellezze (e le Dolomiti, in questo senso, sono impareggiabili, senza uguali nel mondo) fino a un attimo prima ancora parzialmente nascoste.

E sempre questa estate, l’emozione di entrare nelle grotte della prima Guerra Mondiale, laddove i  nostri soldati passavano lunghi e gelidi inverni combattendo o credendo di combattere una guerra assurda e crudele.

Durante l’inverno, invece, a farla da padrone è (o, almeno, dovrebbe essere) la neve, la grande assente di questi giorni, che mi ha fatto riscoprire la gioia e il piacere dello sci di fondo immersi nel silenzio bianco di boschi alternati a grandi vallate sotto il cielo blu, la sana fatica che ritonifica i muscoli e il corpo e regala appetiti dimenticati e dormite profonde.

Ma la Val di Fiemme è anche piccoli gioielli come Predazzo, come Tesero e Stava tristemente famose per la tragedia del 1985 e, soprattutto Cavalese, tutta da vedere con il suo grandissimo Parco pubblico, con il palazzetto del ghiaccio e la Piscina appena rinnovata e nostra meta abituale sia d’estate che d’inverno; da non dimenticare, infine, Il Ghiottone, un posticino speciale dove mangiare in maniera un po’ diversa dal solito, degustando vini di grande qualità e dove, ormai, a furia di andarci, siamo un po’ diventati di casa.

Nonostante il tempaccio di questa estate e la mancanza di neve di questi giorni, la montagna e, in particolare, la Val di Fiemme, hanno avuto sicuramente un posto molto privilegiato in questo nostro 2014.

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